Mance ai dipendenti – Tassazione agevolata nessuna contribuzione

La norma prevede che per il personale impiegato nel settore ricettivo e di somministrazione di pasti e bevande, come camerieri, baristi, facchini, autisti e non solo, le mance saranno sottoposte a tassazione del 5% e non ad aliquota ordinaria, a partire dal 1° gennaio 2023, per le aziende del SETTORE TURISTICO E DEI PUBBLICI ESERCIZI.

COME FUNZIONA

L’articolo 1, commi da 58 a 62 della Legge di Bilancio 2023 prevede che le “somme destinate dai clienti ai lavoratori a titolo di liberalità, anche attraverso mezzi di pagamento elettronici” (c.d. mance ), riversate a favore di lavoratori del settore privato, ricettivo e di somministrazione di alimenti e bevande (di cui all’articolo 5 della Legge n. 287/1991), titolari di reddito di lavoro dipendente non superiore a 50.000 euro, costituiscano reddito di lavoro dipendente e, salva espressa rinuncia scritta del prestatore di lavoro:

  1. siano soggette ad un’imposta sostitutiva con l’aliquota del 5%, entro il limite del 25% del reddito percepito nell’anno per le relative prestazioni di lavoro, applicata dal sostituto d’imposta;
  2. siano escluse dalla retribuzione imponibile ai fini del calcolo dei contributi previdenziali, assistenziali e dei premi INAIL e non sono computate ai fini del calcolo del TFR.
OBIETTIVO

La misura mira a rafforzare l’attrattività delle professioni a contatto con la clientela presso le imprese del comparto turistico ricettivo e di quello della ristorazione e a rimediare alla difficoltà di reclutamento incontrate dai datori di lavoro nel settore. Lo scopo è anche garantire un sostegno economico ai lavoratori in questa difficile congiuntura economica. Chiaramente tali somme dovranno transitare dal prospetto paga.

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